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CIRCOLARE 16_2021: ANTICIPAZIONI LEGGE DI BILANCIO 2022

22 dicembre 2021

Gentili dottori, salvo modifiche dell’ultimo minuto, il prossimo 28 dicembre il disegno di legge di bilancio per il 2022, varato dal Senato, dovrebbe arrivare alla Camera per un’approvazione lampo. Vediamo rapidamente le principali novità, riservandoci un’analisi più approfondita, dopo l’approvazione definitiva, con successive comunicazioni delle misure più importanti.

ABOLIZONE IRAP PER DITTE INDIVIDUALI E PROFESSIONISTI

Addio all’IRAP dal 2022, ma non per tutti: potranno beneficiare del risparmio fiscale esclusivamente gli imprenditori esercenti le attività in forma individuale e i lavoratori autonomi e/o professionisti, purché non associati. Sono quindi escluse le società, sia di persone che di capitali.

RIFORMA IRPEF

Diventa definitiva la riforma sugli scaglioni IRPEF. I nuovi scaglioni e le relative aliquote saranno così applicati:

  • da 0 a 15.000,00 euro: 23%;
  • da 15.000,01 a 28.000,00 euro: 25%;
  • da 28.000,01 a 50.000,00 euro: 35%;
  • da 50.000,01 euro in poi: 43%.

Il penultimo scaglione si ferma a 50 mila euro anziché agli attuali 55 mila euro; scompare lo scaglione 55-75 mila euro attualmente tassato al 41%; le due aliquote intermedie del 27% e del 38% si riducono, rispettivamente, al 25% e 35%.

Le nuove aliquote entreranno in vigore il 1° gennaio 2022, ma gli Enti locali avranno tempo fino al 31 marzo per adeguare le addizionali al nuovo sistema a 4 aliquote.

Restano in vigore le detrazioni per i redditi da lavoro dipendente ma viene abolito, salvo per i redditi fino a 15.000 euro, il cosiddetto “bonus Irpef” (ex Bonus Renzi).

CREDITO D’IMPOSTA BENI STRUMENTALI

Il disegno di legge di Bilancio 2022 estende fino al 2025 il credito d’imposta per beni strumentali materiali e immateriali 4.0 (dal 2023 il beneficio massimo scenderà però al 20%).

Nessuna proroga sarebbe prevista, invece, per il credito d’imposta per investimenti in beni materiali e immateriali generici, quindi non 4.0, che scadrà quindi nel 2022.

Ricordiamo che dal 1° gennaio 2022 verranno ridotte le percentuali relative al beneficio

  • per gli investimenti 4.0 effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 ovvero entro il 30 giugno 2023 a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura massima del 40% (contro il 50% di oggi)
  • per gli investimenti generici (non 4.0) effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 ovvero entro il 30 giugno 2023 a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 6% del costo (contro il 10% di oggi).

BONUS 110 E ALTRI RINNOVATI

Niente limiti di reddito per gli inteventi sulle villette unifamiliari. Resta quindi in vigore la norma secondo cui, per gli interventi effettuati su edifici unifamiliari da persone fisiche, si potrà fruire della maxi detrazione del 110% fino al 31 dicembre 2022 a condizione che entro il 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Inoltre, con le ultime modifiche approvate:

  • vengono ammesse nel superbonus le abitazioni servite dal teleriscaldamento;
  • vengono allineate le scadenze dei lavori trainanti con quelle dei lavori trainati;
  • viene confermato il superbonus al 110% fino al 2025 nelle aree colpite dagli eventi sismici a partire dal 2009.

Viene poi prevista una detrazione al 75% per i lavori finalizzati al superamento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.

Vengono confermati per tutto il 2022 i classici Ecobonus, Bonus ristrutturazioni edilizie, Bonus Verde e Bonus Facciate (per quest’ultimo la detrazione scenderà dal 90 al 60%).

BONUS MOBILI AUMENTATO

Soltanto per il 2022, il massimale delle spese per usufruire del Bonus mobili viene aumentato da 5.000 a 10.000 euro. Per il 2023 e 2024 sarà dunque ripristinato il massimale odierno pari a 5.000 euro.

 

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