Gentili dottori, con il presente documento desideriamo riepilogare il regime fiscale di deducibilità dei costi e detraibilità dell’iva delle spese più comuni sostenute dalle imprese, comprese le farmacie.
COSTO DEDUCIBILE E IVA DETRAIBILE
Nella seguente tabella rappresenteremo in maniera sintetica la percentuale di deducibilità del costo e detraibilità dell’iva consentita dalla normativa vigente e precisiamo che la quota parte di iva NON DETRAIBILE va ad aumentare il relativo costo.
Ovviamente ricordiamo che il primo criterio da rispettare è quello dell’inerenza, ovvero i costi devono avere un’attinenza con l’attività svolta dall’impresa e devono essere documentati da fattura intestata all’impresa stessa (salvo assicurazioni, bolli auto e altri casi specifici in cui la legge non prevede l’obbligo di emissione di fattura).
VOCE
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COSTO DEDUCIBILE
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IVA DETRAIBILE
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NOTE
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Spese telefonia fissa/internet
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80%
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100%
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Spese telefonia mobile
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80%
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50%
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In caso di ricariche telefoniche IVA totalmente indetraibile
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Spese per autovetture (acquisti/noleggio/leasing)
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20%
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40%
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Limite del costo annuo deducibile euro 3.615,20 NOTA1
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Manutenzione automezzi, bollo, assicurazione, parcheggi, pedaggi e carburante
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20%
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40%
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Attenzione: la fattura per carburante DEVE essere pagata con mezzi tracciabili
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Omaggi alla clientela inferiori a 50,00 euro netto iva
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100%
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100%
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Vale solo per omaggi di importo unitario inferiore ad euro 50,00 netto iva
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Omaggi alla clientela superiori a 50,00 euro netto iva
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100%
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0%
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Se il valore unitario netto iva supera i 50,00 euro, l’iva è INDETRAIBILE NOTA2
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Spese pubblicità e/o sponsorizzazione
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100%
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100%
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Non devono essere generiche, ma specifiche per un servizio: cartellonista pubblicitaria, ecc.
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Spese di Rappresentanza
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100%
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0%
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NOTA 2 e NOTA3
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Ristoranti, alberghi
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100%
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100%
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NOTA4
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Spese per viaggi, treni aerei ecc.
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100%
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0%
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NOTA4
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Abbonamenti a riviste e giornali
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100%
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0%
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Buoni pasto ai dipendenti
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100%
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100%
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NOTA5
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Omaggi ai dipendenti-FRINGE BENEFITS
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100%
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100%
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Fino a 3.000 euro solo per dipendenti con figli a carico, altrimenti il limite torna ai “soliti” 258,23 euro annui NOTA6
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NOTA1 Il predetto limite si applica sia all’acquisto, che al noleggio che al leasing autovetture. In caso di acquisto il limite massimo deducibile è di euro 18.076,00 che va ammortizzato in 5 anni, per cui annualmente il limite deducibile resta sempre di euro 3.615,20. Soltanto i rappresentanti di commercio, aziende di trasporti e altre attività similari possono superare questi limiti.
NOTA2 Se la spesa unitaria è superiore ai 50,00 euro, queste spese vanno sommate alle altre eventuali cosiddette spese di rappresentanza. In questo caso per la deducibilità di queste spese si devono rispettare dei limiti complessivi legati al fatturato: per le imprese con fatturato fino a 10 milioni di euro, queste spese non devono superare un ammontare pari all’1,5% dei ricavi. Per le imprese con fatturato tra i 10 e 50 milioni di euro il limite scende allo 0,6% dei ricavi. Es. una farmacia con fatturato di 1 milione netto iva può “scaricare” costi di rappresentanza fino ad 15.000 euro. Oltre questo limite i costi sono indeducibili. Una farmacia da 10 milioni di fatturato invece ha un limite di costi “scaricabili” di euro 60.000 euro.
NOTA3 comprendono quelle spese, a volte simili a spese pubblicitarie, quali un buffet offerto durante un evento, ad esempio la farmacia che festeggia l’inaugurazione di una sede, una ristrutturazione, una nuova gestione ecc. La normativa indica come spese di rappresentanza le spese per:
a) Viaggi turistici in occasione di attività promozionali di beni e servizi dell’impresa;
b) Feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione di ricorrenze aziendali o di festività;
c) Feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione dell’inaugurazione di nuove sedi, uffici o stabilimenti dell’impresa;
d) Feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione di mostre, fiere ed eventi simili in cui sono esposti i beni e i servizi prodotti dall’impresa;
e) Acquistare beni e servizi distribuiti o erogati gratuitamente, inclusi i contributi a convegni, seminari e manifestazioni similari.
NOTA4 le spese devono essere riferite a pranzi e/o viaggi di lavoro, ad esempio l’amministratore che partecipa a mostre e fiere, (es. Cosmofarma). Raccomandiamo di conservare ogni documento utile a dimostrare che il viaggio/pranzo sia direttamene collegato all’evento. Riprendendo l’esempio di Cosmofarma è opportuno conservare il ticket di ingresso, il biglietto del treno/aereo con i dati del viaggiatore ecc.
NOTA5 i buoni pasto (cosiddetti “Ticket Restaurant”) sono un particolare benefit per i dipendenti che, al contrario di altri, devono essere erogati a tutti i dipendenti (anche part-time) o a categorie omogenee, anche qualora l’orario non preveda la pausa pranzo; i costi legati all’acquisto dei buoni sono interamente deducibili per il datore di lavoro.
Se di valore singolo fino ad € 4,00 (in formato cartaceo) e fino ad € 8,00 (in formato elettronico) non generano imponibile fiscale né contributivo in capo al dipendente. Se erogati nei limiti nominali unitari di cui al punto precedente, non concorrono alla determinazione del tetto annuo di € 258,23 (per ulteriori dettagli invitiamo a leggere la nostra circolare 02_2023 del 17.2.2023)
NOTA6 per ulteriori dettagli invitiamo a leggere la nostra circolare 02_2023 del 17.2.2023, ricordando che il limite di esenzione da 258,23 euro (per ciascun periodo d'imposta) viene elevato a 3.000 euro solo per il 2023 e solo per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.
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